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Disturbo ossessivo-compulsivo: sintomi, cause e cura

Il disturbo ossessivo-compulsivo è uno dei disturbi d’ansia per il quale più spesso si chiede un aiuto psicologico, in quanto compromette non solo la quotidianità di chi ne soffre, ma anche le relazioni affettive e sociali, le capacità lavorative e le attività scolastiche.

Disturbo ossessivo-compulsivo: definizione

Il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) è caratterizzato dalla presenza di ricorrenti ossessioni (che causano ansia o disagio marcati) e compulsioni (che servono a neutralizzare o ridurre l’ansia). 

Queste ossessioni e compulsioni occupano una buona fetta di tempo nella giornata di chi ne soffre, ad esempio più di 1 ora al giorno, e causano disagio clinicamente significativo e disfunzionamento sociale, familiare e lavorativo. 

Disturbo ossessivo-compulsivo: sintomi

Secondo il manuale diagnostico DSM 5, nel disturbo ossessivo-compulsivo devono essere presenti ossessioni, compulsioni o entrambe. 

Ma la sola presenza non basta: devono richiedere tempo (ad esempio più di 1 ora) o causare disagio clinicamente significativo e compromissione delle aree sociali, familiari e lavorative.

Inoltre, per parlare di disturbo ossessivo compulsivo occorre escludere la correlazione tra sintomi ed effetti fisiologici di una sostanza/ farmaco, o che essi derivino da un altro disturbo mentale.

Le ossessioni sono definite da 2 caratteristiche:

  • devono riguardare pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti dalla persona come intrusivi ed indesiderati e causare ansia e disagio marcati; 
  • Tentativi da parte della persona di evitare o sopprimere queste ossessioni (pensieri, impulsi od immagini) o di neutralizzarle grazie ad altri pensieri o azioni, ossia le compulsioni. 

Il tema dominante delle ossessioni può essere: un danno o rischio per sé o per gli altri, una perdita, un’aggressione, il dubbio, il pericolo e la contaminazione.

Le compulsioni sono definite da 2 caratteristiche:

  • si tratta di comportamenti ripetitivi (ad esempio lavarsi ripetutamente le mani) o azioni mentali (ad esempio contare o pregare) che il soggetto si sente obbligato a mettere in atto per rispondere ad un’ossessione e secondo regole che devono essere rigidamente applicate; 
  • i comportamenti e le azioni mentali hanno lo scopo di prevenire o ridurre l’ansia e il disagio provocato dalle ossessioni e di prevenire eventi e situazioni temuti, ma non sono realisticamente correlati a ciò che dovrebbero neutralizzare, oppure sono eccessivi. 

Le compulsioni che più spesso vengono messe in atto riguardano il lavarsi eccessivamente, conteggiare, ordinare simmetricamente gli oggetti e controllare.

Ossessioni e compulsioni sono irrazionali ma il soggetto non riesce ad opporvi resistenza.

Il DOC segue un percorso ciclico: la messa in atto delle compulsioni ha lo scopo di neutralizzare e ridurre l’ansia ed inizialmente funziona.
Ma a lungo termine tende a rinforzare l’ansia e a peggiorarla. Questo porta ad un aumento delle compulsioni, che a sua volta conduce a più ansia e quindi a più ossessioni.

Chi soffre di DOC sembra sviluppare una risposta appresa: quando si trova in relazione a determinati pensieri, oggetti o situazioni diventa automaticamente ansioso.

Inoltre è un disturbo egodistonico: la persona si sente tormentata dai suoi sintomi, i quali gli causano imbarazzo e vergogna, e desidera opporre loro resistenza, ma sente di non avere il controllo necessario.
Si parla di “unwanted”, ossia non voluto.

Il disturbo ossessivo-compulsivo compare in giovane età. Tende a cronicizzarsi, può accentuarsi in periodi stressanti e modificarsi.

Il DOC tende a ridurre le capacità di realizzazione esistenziale: chi ne soffre spesso si accontenta di svolgere mansioni di bassa responsabilità.

A lungo andare questo disturbo può essere estenuante e danneggiare la qualità delle relazioni: il 50% dei DOC ha difficoltà a mantenere un rapporto di coppia e relazioni amicali.

Queste persone si vergognano del proprio disturbo e spesso vengono stigmatizzati: per questo tendono a nasconderlo, troncando rapidamente relazioni affettive o amicali. Anche il lavoro può subire un calo.

Il DOC può provocare anche un peggioramento nella vita dei familiari, perchè spesso vengono coinvolti nelle compulsioni (ad esempio lavarsi eccessivamente le mani per tranquillizzare chi ne soffre), o devono rassicurare l’altro sulle ossessioni.

Spesso chi soffre di DOC soffre anche di depressione o di altri disturbi d’ansia.

Un numero ridotto ha pensieri suicidiari, e chi soffre anche di un disturbo depressivo maggiore spesso può tentare il suicidio.

Esiste anche il DOC in età evolutiva e compare tra i 9 e gli 11 anni: in questo caso si tratta di bambini perfezionisti, che tendono a compiacere gli altri, preoccupati eccessivamente di dire o fare qualcosa di sbagliato. Hanno pochi amici ed evitano situazioni sociali in quanto hanno bisogno di controllo, mentre i coetanei sono percepiti come imprevedibili ed incontrollabili.

Disturbo ossessivo-compulsivo: cause

Una delle cause può essere un’educazione particolarmente severa, grande attenzione alle regole e punizioni sproporzionate: possono aver causato forte rigidità morale. 

Alcuni pazienti riferiscono di aver avuto un’infanzia difficile, triste, priva di calore umano. Altri parlano di trascuratezza. Altri ancora di un clima critico e sprezzante. Una piccola percentuale riporta episodi di abuso o di natura traumatica. C’è, però, anche chi racconta di un’infanzia felice.

L’atteggiamento dei familiari può concorrere al mantenimento del disturbo: un atteggiamento troppo critico e sprezzante o, al contrario, troppo rassicurante nei confronti di ossessioni e compulsioni.

Un’altra causa sembra essere quella di attribuire alle rappresentazioni mentali la valenza di fatti reali.

Inoltre non bisogna dimenticare lo stress: spesso il DOC è preceduto da eventi stressanti che hanno colpito la persona e minato il suo equilibrio. Non parliamo solo di stress negativi, come un licenziamento, ma anche di stress positivi, come una promozione lavorativa, la quale può aver aggiunto un maggior carico di responsabilità.

Disturbo ossessivo-compulsivo: cura

Si ritiene che la terapia cognitivo-comportamentale sia la più efficace in quanto, attraverso la terapia dell’esposizione, mette la persona in contatto con una situazione che gli causa disagio, rendendolo pian piano sempre più tollerante. 

Per richiedere una consulenza psicologica puoi fissare un appuntamento contattandomi al numero 3925434665 o all’indirizzo mail psicologaromamarconi@gmail.com

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