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Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): che cosa sono?

I disturbi specifici dell’apprendimento interessano delle specifiche abilità (lettura, scrittura e calcolo) che i bambini devono acquisire in età scolare.

I disturbi specifici dell’apprendimento si dividono in:

  • Dislessia, che interessa la lettura;
  • Disortografia, che interessa la scrittura;
  • Discalculia, che interessa il calcolo matematico. 

I DSA non sono il risultato di problematiche psicologiche e relazionali, ma possono, invece, esserne la causa: i bambini con DSA hanno una grande probabilità di sviluppare una psicopatologia di natura ansiosa, aggressiva, ecc. 

Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): il concetto di apprendimento

Prima di parlare in modo più specifico dei disturbi specifici dell’apprendimento, cerchiamo di capire cosa davvero si intende con “apprendimento”. 

L’apprendimento è l’incremento dell’efficienza di un atto: allenandosi tutti i giorni in un’attività si diventa competenti, e continuando si arriva ad averne padronanza.  A lungo andare diventa un processo automatico, per il quale si ha bisogno di un livello minimo di attenzione in quanto si tratta di processi rapidi e volontari. 

L’apprendimento può essere:

  • Implicito: ossia inconsapevole è più o meno involontario: ad esempio restiamo in grado di guidare un’automobile anche se non guidiamo per un periodo (memoria procedurale)
  • Esplicito: ossia consapevole e volontario: ad esempio quando dobbiamo imparare a guidare un’automobile attraverso delle lezioni di scuola guida. 

Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): definizione

Il disturbo di apprendimento si manifesta quando, anche se il bambino è esposto a ripetuti stimoli (che siano di lettura, scrittura e/o calcolo) l’incremento dell’efficienza non si verifica, ossia non sono visibili miglioramenti.  È come se l’esperienza non venisse accumulata. Ed, inoltre, la prestazione richiede uno sforzo attentivo e volontario. 

Bes: Bisogni educativi speciali

L’acronimo BES indica i bisogni educativi speciali, di cui fanno parte gli studenti che vivono una condizione di svantaggio scolastico.

Ogni alunno può, con continuità o per determinati periodi, presentare dei bisogni educativi speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici, nonché psicologici e sociali.

E’ il caso, ad esempio di uno studente straniero che viene inserito in una classe e conosce ancora poco la nostra lingua, oppure di uno studente con problemi di salute, costretto a saltare dei giorni di scuola, delle verifiche, o che ha poco tempo per studiare e necessita quindi di misure dispensative o strumenti compensativi.

Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): dislessia evolutiva

La dislessia consiste in un disturbo della decodifica del testo scritto: ricordiamoci che l’alfabeto è un codice!

Si parla di dislessia evolutiva e non potrebbe comparire solo in età adulta ( in questo caso si parla di dislessia acquisita e potrebbe avvenire, ad esempio dopo un trauma cranico, verificandosi la perdita di una competenza precedentemente acquisita. ).

Si può iniziare a diagnosticare la dislessia all’inizio della terza elementare: infatti ci si aspetta che alla fine della seconda elementare tutti i bambini abbiano imparato a leggere. 

Il linguaggio italiano è composto da 27 suoni principali, 27 fonemi. Un fonema è la più piccola particella linguistica esistente: imparare a leggere significa saper unire il fonema al grafema (corrispondente scritta del fonema). 

I bambini dislessici hanno molte difficoltà a copiare alla lavagna e a prendere appunti su qualcosa che viene detto a voce: ascoltare, comprendere e scrivere contemporaneamente risulta difficile. 

Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): disortografia e disgrafia

La disortografia è un disturbo specifico della scrittura ed implica il non rispetto delle regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto.  Così come accade nella dislessia nei confronti della lettura, nella disortografia la scrittura non si automatizza, nonostante l’esperienza. Nella disortografia la capacità di scrivere è ridotta rispetto alla scolarizzazione del bambino e all’età mentale in generale. 

Nella disortografia vi è:

  • Presenza di numerosi errori di ortografia come omissioni, sostituzioni (ad esempio scrivere “t” invece di “d”);
  • Grafemi complessi inesatti, fusioni (ad esempio unire le due parole “per te”), o separazioni illegali (ad esempio scrivere “in fatti” invece di “infatti);
  • Utilizzo delle doppie e dell’h;
  • Difficoltà a livello morfosintattico: si concentrano sulla scrittura tralasciando la sintassi, ossia le regole della grammatica; 
  • Difficoltà nella scrittura spontanea. 

La disgrafia consiste invece nella presenza di un tratto grafico illeggibile o quasi. 

Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): discalculia

La discalculia è un disturbo delle competenze matematiche e può riguardare:

  • Letto-scrittura del numero: consiste nella difficoltà a leggere i numeri e ad incolonnare;
  • Errori di scrittura del numero: consiste nella difficoltà a scrivere correttamente un numero (ad esempio 67 al posto di 76, oppure 10020 invece di 120);
  • Giudizio di grandezza del numero: si ha difficoltà nel valutare la grandezza di un numero rispetto ad altri: ad esempio è più grande 109 o 107?
  • Algoritmi del calcolo scritto: la difficoltà sta nel compiere la giusta sequenza di azioni per poter svolgere un’operazione aritmetica per iscritto;
  • Fatti aritmetici: si tratta di tutte le operazioni per le quali l’accesso al risultato è diretto e non necessita di passaggi intermedi, come ad esempio addizioni e sottrazioni fino a 10 e le tabelline;
  • Processamento numerico: si tratta della capacità di mantenere una rappresentazione lineare e sequenziale della progressione numerica: consiste nell’avere in mente una linea su cui sono disposti i numeri e riuscire a mente a contare in avanti, all’indietro ed inserire i numeri. 

I bambini discalculici presentano spesso un’immaturo utilizzo delle strategie di problem solving e necessitano di tempi lunghi per svolgere qualsiasi compito matematico, commettendo facilmente molti errori. 

Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): misure dispensative

Le misure dispensative permettono allo studente di non svolgere determinate prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficili e rischiano di rallentarlo: ad esempio la lettura ad alta voce nel caso di un dislessico, copiare dalla lavagna o scrivere sotto dettatura nel caso di un disortografico, ecc. 

Oppure può essere dispensato, in un compito scritto, dal rispondere a tutte le domande: può dover rispondere a 10 quesiti piuttosto che 15, ad esempio. O, ancora, può venirgli concesso più tempo per svolgere un compito scritto rispetto ai suoi compagni. 

Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): strumenti compensativi

Gli strumenti compensativi sono utili per chi ha un DSA, in quanto compensano le sue carenze, permettendogli di partire al pari dei suoi compagni: consideriamo gli strumenti compensativi come degli occhiali da vista: una persona miope, mettendo gli occhiali, si trova a vedere perfettamente come gli altri, e ad essere in una posizione paritaria. 

Si suddividono in:

  • Scarsa tecnologia: formulario, tabelle, tavola pitagorica, tabella dei mesi, tabella dei caratteri dell’alfabeto;
  • Bassa tecnologia: calcolatrice, cd audio, registratore, mp3;
  • Alta tecnologia: computer, software specifici, mappe concettuali, calcolo, potenziamento, mappe mentali, disegno tecnico e video scrittura.
    Esistono software gratuiti o a pagamento.

Alcuni strumenti compensativi possono essere, ad esempio, una penna digitale, che permette di memorizzare gli appunti tramite il riconoscimento della scrittura manuale, una smart pen, che permette di registrare annotazioni vocali e trasformarli in testo scritto, software per la matematica come geogebra o matexme, audiolibri che consistono nella lettura di un libro scritto registrata in mp3. 

Il tutoraggio:

Il tutor DSA è uno specialista dell’apprendimento: non si tratta di dare semplici ripetizioni, ma di insegnare allo studente ad utilizzare gli strumenti compensativi giusti e ad allenare i propri punti di forza.
Il tutor accompagna lo studente nel suo cammino scolastico, aiutandolo ad acquisire un metodo di studio efficace e personale. 

Il tutor DSA deve aver acquisito specifiche competenze metodologiche, didattiche e relazionali sui DSA. 
Il tutor DSA lavora in un ambito extra scolastico ma deve spesso relazionarsi con insegnanti ed insegnanti di sostegno dello studente, oltre che con la sua famiglia.

L’insegnante di sostegno:

I DSA non hanno diritto ad insegnanti di sostegno.
La legge 104/1992 dice che gli studenti hanno diritto all’insegnante di sostegno solo in caso di situazioni di minoranza fisica e/o sensoriale e/o psichica tali da costituire una disabilità.
Pertanto se la diagnosi di dsa non ha anche evidenziato la presenza di disabilità intellettiva, non avranno diritto ad un insegnante di sostegno.

È vero che spesso ci sono ragazzi DSA con insegnante di sostegno: si tratta di casi in cui oltre ad un disturbo specifico dell’apprendimento ci sono tra disturbi ed un quadro funzionale particolarmente grave associato alla certificazione di disabilità prevista dalla legge 104/1992.

I DSA, grazie alla legge 170/2010 hanno diritto a strumenti didattici e tecnologici di tipo compensativo e a misure dispensative, che devono essere previsti nel pdp (piano didattico personalizzato): si tratta di un documento dettagliato preparato dagli insegnanti che ricevono una diagnosi di DSA fatta in una ASL o da uno specialista privato. 

Il pdp viene redatto dal consiglio di classe dello studente e contiene gli strumenti compensativi e le misure dispensative che sono permesse allo studente. Viene poi presentato alla famiglia, alla quale viene chiesto di firmarlo.

Il pdp deve essere redatto dalla scuola entro 3 mesi da quando viene consegnata la diagnosi, il che deve avvenire entro il primo trimestre scolastico. 

Psicologa Roma Marconi svolge l’attività di tutoraggio di studenti con DSA, a domicilio, in zona Marconi. Il costo è di 25€ l’ora per 1 ora e mezza di prestazione.
L’intervento sarà basato sulle necessità del singolo studente, a seconda di ciò che riporta la diagnosi e ciò che prevede il pdp.

Per richiedere una consulenza psicologica puoi fissare un appuntamento contattandomi al numero 3925434665 o all’indirizzo mail psicologaromamarconi@gmail.com

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