Procrastinazione: 3 strategie per smettere
Abbiamo già parlato della procrastinazione in un precedente articolo (puoi trovarlo qui).
La procrastinazione è il comportamento con il quale posticipiamo volontariamente un’azione, nonostante sia facile prevedere le conseguenze negative future, optando per il sollievo ed il piacere di breve durata, consapevoli del prezzo che dovremo pagare a lungo termine.
Il sollievo che ci regala la procrastinazione, quindi, è solo momentaneo: presto saremo costretti a svolgere quell’impegno in tempi stretti provando ancora più ansia.
Se sei preda della procrastinazione, leggi questo articolo per scoprire 3 utili strategie per uscire dalla procrastinazione.
Procrastinazione: la strategia dei “piccoli passi”
Una prima strategia può essere la “strategia dei piccoli passi”: consiste nello stabilire traguardi intermedi, ossia scomporre il compito in più tappe, in micro-obiettivi, in modo da renderlo meno pesante. Vedendo il nostro impegno composto da vari piccoli passi piuttosto che dal peso totale, sarà più facile arriva ad ogni micro-obiettivo e controllare tappa per tappa come sta andando, cosa va aggiustato, riformulato, corretto ecc.
Procrastinazione: la strategia dei 5 compiti
La seconda strategia è quella dei 5 compiti: consiste nel darsi massimo 5 compiti alla volta aiutandoci con una To do list.
Se fissiamo troppi compiti, troppi obiettivi, ci sentiremo sopraffatti e tenderemo probabilmente a rimandare.
Per questo motivo, 5 compiti possono essere un numero giusto per non sentirsi sopraffatti.
In un contesto lavorativo si può delineare a grandi linee un progetto, in modo da avere un canovaccio da seguire, ma senza fissare subito l’obiettivo del prodotto finale: eviteremo di lasciarci sopraffare dai dettagli, e avremo uno schema con dei punti da seguire.
Procrastinazione: la strategia del 1-3-5
Infine, la terza ed ultima strategia del 1-3-5: ossia 1 compito principale, 3 medi e 5 piccoli compiti ogni giorno.
Ad inizio settimana dovremo avere ben chiara la situazione: andremo a scrivere tutti i compiti, piccoli o grandi, da svolgere durante tutta la settimana.
Andranno poi suddivisi tra attività principali ossia quelle più urgenti o che richiedono più tempo, attività medie che richiedono meno tempo delle principali e uno sforzo minore, e attività piccole, da fare rapidamente, di routine o che richiedono un piccolo sforzo.
In questo modo le suddivideremo quotidianamente seguendo la regola del 1-3-5 che dicevamo sopra.
La prima attività da svolgere nella giornata sarà quella principale: è la più difficile e quella che porta via più tempo.
Eliminata quella ci sentiremo più leggeri ad appagati, pronti per svolgere gli impegni medi, e poi quelli piccoli.
Attenzione: è importante seguire questa scaletta, ossia svolgere il compito difficile per primo: seguendola al contrario cadiamo inevitabilmente nella procrastinazione perchè arriviamo al compito principale troppo stanchi, frustrati e con ormai poco tempo a disposizione.
Spero che queste tre strategie ti saranno utili per uscire dalla brutta abitudine di procrastinare.
Nel caso avessi bisogno di un aiuto esterno per poterle applicare o per capire cosa ti porta a procrastinare, puoi prenotare una seduta scrivendomi all’indirizzo mail psicologaromamarconi@gmail.com o al numero 3925434665.