La procrastinazione: quando la sindrome dell’ultimo minuto diventa un problema
Vi è mai capitato di dover svolgere un compito, fare una telefonata, inviare una mail e sentirvi in ansia ed affanno mentale al solo pensiero?
In queste situazioni c’è chi si sforza, anche se con molta fatica, all’attività da svolgere, e chi decide di rimandarla ad un momento futuro.
Lo stress cala e veniamo invasi dal sollievo, finché non arriviamo alla scadenza senza aver svolto il nostro compito, oppure ci troviamo a farlo con l’acqua alla gola.
Vediamo insieme che cos’è la sindrome dell’ultimo minuto e perché procrastinare può essere un problema.
La procrastinazione: che cos’è
La procrastinazione è quel comportamento che ci spinge a posticipare volontariamente un’azione, nonostante sia facile prevedere le conseguenze negative future, optando per il sollievo ed il piacere di breve durata, consapevoli del prezzo che dovremo pagare a lungo termine.
La procrastinazione è, quindi, l’atto di sostituire attività prioritarie ed importanti con attività piacevoli e non urgenti.
Procrastinare è facile: spesso basta qualche minuto di esitazione per decidere di posticipare le nostre incombenze.
Procrastinare solleva temporaneamente dallo stress, dal possibile fallimento, da cattive notizie o dal dover trattare con persone sgradevoli.
Ma il sollievo, in realtà, è solo momentaneo: il cervello continua a ricordare che c’è qualcosa da fare e che non siamo stati in grado di farla, lasciandoci con una sensazione fastidiosa che ci impedisce di godere appieno della serenità.
Si instaura un circolo vizioso: meno faccio, meno mi sento capace di fare e meno farò, continuando a procrastinare, fino a fare della procrastinazione il nostro principale modo di affrontare i compiti difficili.
La procrastinazione: sintomi
I principali sintomi scatenati dalla procrastinazione sono:
- confusione mentale;
- sensazione di essere bloccati nel portare a termine i nostri compiti;
- insoddisfazione costante;
- sensazione di essere incapaci e paura che anche gli altri se ne accorgano.
La procrastinazione: cause
La principale causa della procrastinazione è la paura di fallire, che porta a sua volta con sé un grande bagaglio di paure: la paura di scoprirsi inadeguati e deludere noi stessi, la paura di deludere gli altri, la paura di essere etichettati come inaffidabili.
Altre cause, collegate alla prima, sono la timidezza e una scarsa autostima che ci impediscono di metterci in gioco, consapevoli che anche l’esperienza dell’errore ha un grande valore.
Un’altra causa potrebbe essere quella di porsi degli obiettivi poco realistici, che non ci motivano ad impegnarci perchè ci sentiamo sconfitti in partenza, ad esempio iniziare una dieta ponendoci come obiettivo una grande perdita di peso.
Qualsiasi sia la causa, entra sempre in gioco il meccanismo dell’evitamento: rimandare ci aiuta nel breve termine ad evitarci un confronto con la realtà che tanto temiamo.
La procrastinazione : chi sono i procrastinatori
- il perfezionista: è colui che rimanda continuamente l’azione perchè pensa di doverla svolgere in modo perfetto: dicendo a se stesso che il lavoro non è ancora perfetto come vorrebbe, si dà la scusa per rimandare la consegna;
- l’adrenalinico: è colui che è insofferente alla noia e sente accrescere la sua autostima quando riesce a portare a termine un compito all’ultimo momento: l’adrenalina è al massimo;
- l’evitante: è colui che evita il più possibile lasciandosi guidare dalla paura: di non riuscire, di sentirsi in imbarazzo, di fare una figuraccia, di deludere qualcuno, ecc.
La procrastinazione diventa il modo principale per gestire la paura; - il disorganizzato: è colui che tende a sopravvalutare il tempo a disposizione e si perde nei numerosi impegni a causa della difficoltà a stabilire delle priorità;
- il multitasking: è colui convinto di poter portare a termine molti compiti contemporaneamente: prende tanti impegni, un pò perchè sopravvaluta il tempo a disposizione e un pò perchè non vuole deludere nessuno con un rifiuto, finendo per sentirsi sopraffatto.
La procrastinazione: conseguenze
Le conseguenze della procrastinazione possono essere numerose: il disordine e la difficoltà di organizzazione sopraffanno la nostra vita, ci sentiamo costantemente in ansia per i compiti che sappiamo prima o poi di dover affrontare e di tutto ciò che ne deriverebbe non riuscire a completarli in tempo.
Agli occhi degli altri saranno etichettate come persone pigre, inaffidabili, immature, disorganizzate ed incapaci di mantenere la parola data.
La procrastinazione: come uscirne
Si può uscire dal circolo vizioso semplicemente rompendolo.
Più facile a dirsi che a farsi?
La prima condizione per riuscirci è la consapevolezza: vi siete resi conto che procrastinare è stato spesso un problema, piuttosto che una soluzione, e che le conseguenze sono state troppe da sopportare a lungo.
La seconda condizione per uscire dal circolo vizioso della procrastinazione è la determinazione: dobbiamo avere davvero voglia di uscirne.
Sicuramente è consigliabile indagare se il continuo rimandare non sia sintomo di una malattia, ad esempio la depressione.
Conoscere le motivazioni alla base del nostro continuo procrastinare può essere un importante punto di partenza: se comprendiamo cosa davvero ci spaventa possiamo lavorare su di esso.
Ad esempio, un procrastinatore evitante avrà bisogno di concentrarsi sulla paura e sulla sua bassa autostima; un procrastinatore disorganizzato dovrà imparare ad avere una visione più realistica del tempo ed apprendere strategie organizzative.
Con l’aiuto di un professionista si lavorerà sulla gestione dell’autocritica e del senso di colpa, sull’insoddisfazione di noi stessi che ci blocca dal portare a temine un compito e sull’accrescimento della propria autostima, ed infine su una gestione più funzionale delle emozioni negative collegate al compito da svolgere, per accrescere il nostro autocontrollo: la mindfulness può essere un’ottima pratica per gestire le nostre emozioni al momento presente.
Se ti stai rendendo conto che tendi a procrastinare e vuoi uscire da questo circolo vizioso, puoi contattarmi per iniziare un percorso al numero 3925434665 o all’indirizzo email psicologaromamarconi@gmail.com