Il fenomeno del ghosting: sparire nel nulla
Ti è mai capitato di conoscere qualcuno/a online, scambiarci messaggi, magari programmare anche un’uscita e poi l’altra persona è sparita nel nulla?
Le domande si saranno affollate nella tua mente, ti sarai chiesto se l’altra persona ha avuto un’incidente o perso il telefono. Oppure hai fatto tu qualcosa di male, e per questo ti ha bloccato/a?
Questo fenomeno è chiamato ghosting, ed è sempre più frequente. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Il fenomeno del ghosting: definizione
La parola “ghosting” deriva dal termine inglese “ghost”, che significa fantasma: infatti, chi fa “ghosting” sparisce dalla vita dell’altra persona proprio come un fantasma.
Non parliamo, ovviamente, dei casi di stalking nei quali per la vittima sparire è una reazione difensiva necessaria per evitare di essere ossessivamente contattati dall’altro.
Il fenomeno del ghosting è una modalità sempre più utilizzate per chiudere le relazioni, soprattutto ora che le persone si conoscono principalmente tramite dating app.
Il “ghost” interrompe improvvisamente i contatti, sparendo da un momento all’altro senza dare una spiegazione.
In pratica, chi fa ghosting chiude un legame, senza però chiuderlo davvero, ossia senza offrire all’altra persona un confronto per spiegare le proprie ragioni.
La comunicazione online rende molto semplice la pratica del ghosting: mentre prima le relazioni iniziavano in ambienti comuni, quali scuola, palestra ecc, adesso iniziano principalmente online, tramite social o app di appuntamenti.
Niente di più facile, in questo contesto, sparire nel nulla, non contattando più la persona ed evitando di rispondere a messaggi e chiamate.
La persona che viene lasciata arriva da sola a questa conclusione, non senza un certo stupore.
Il ghosting sembra interessare entrambi i sessi, ma viene praticato soprattutto dagli uomini ed è un fenomeno più frequente tra i 18 e i 29 anni. Avviene più di frequente in ambito sentimentale, ma può accadere anche in amicizia o sul lavoro (ad esempio quando dopo un colloquio non veniamo ricontattati neanche per ricevere un rifiuto con un feedback che possa motivarlo).
Non accade solo nelle conoscenze iniziali ma anche nelle relazioni già avviate dove ci si è visti e vissuti per un periodo più o meno lungo.
Il fenomeno del ghosting: cause
Chi pratica ghosting evita di affrontare i propri sentimenti o quelli della persona ghostata, di fatto non assumendosi alcuna responsabilità per il suo gesto.
Si tratta, infatti, di persone che non vogliono assumersi responsabilità, neanche quelle minime di fornire una spiegazione per la chiusura della relazione. Dare una spiegazione li spaventa, si rischia di trovarsi di fronte ad una reazione forte dell’altro (pianto o esplosione di rabbia) ed è meno faticoso tirarsi indietro anziché spiegarsi e dover fronteggiare l’altra persona.
Inoltre, il ghost si dice che sparendo senza dare spiegazioni protegge l’altra persona dal dolore che la rottura le causerebbe.
In genere, chi ghosta ha difficoltà a giustificare il fatto di sentirsi inadeguati in una relazione che potrebbe diventare importante. Magari inizialmente, soprattutto se online, si può aver recitato una parte per mostrarsi al meglio, e successivamente può iniziare ad essere difficile continuare a sostenere quel ruolo.
Dietro il comportamento del ghost potrebbe celarsi una persona che, nella sua famiglia d’origine ha sviluppato un attaccamento insicuro evitante da parte dei propri genitori: questo potrebbe averlo portato al timore di essere rifiutato o giudicato dalla persona ghostata, o addirittura ad avere una rabbia, rivolta proprio ai genitori ma mai elaborata, che riversa nei confronti del prossimo (“voi mi avete rifiutato?! E adesso sono io a rifiutare gli altri”).
È, quindi, molto probabile che il ghost metta in scena un comportamento evitante che lui stesso ha subito da piccolo, nelle sue prime relazioni, proprio con le figure di accudimento.
Ad esempio i suoi genitori potrebbero essersi sottratti spesso alle sue richieste infantili di spiegazioni, o aver fatto promesse mai mantenute che lo lasciavano senza un perché.
Si sa che i bambini sono come spugne ed imparano a comportarsi osservando gli adulti: il ghost potrebbe aver fatto proprio questo comportamento a cui lui stesso veniva sottoposto ed aver imparato che è così che ci si comporta: “mi sottraggo senza darti spiegazioni e tu devi adeguarti”.
In età adulta il ghost sarà diventato molto insicuro su come si costruisce una relazione, sentimentale o amicale che sia.
Il ghosting potrebbe avvenire per diverse ragioni: perdita di interesse, convenienza (semplice e rapido), sicurezza (l’altra persona, ancora sconosciuta si rivela strana o bizzarra) e interazioni indesiderate (l’altra persona ci ha provocato repulsione con qualche suo comportamento tanto da non volerci avere più niente a che fare).
Il fenomeno del ghosting: conseguenze
Le conseguenze del ghosting possono essere devastanti per chi è stato lasciato, tanto da poter dire di aver subito una violenza psicologica.
Chi subisce la sparizione viene lasciato con una vera ferita, perché a prescindere che si trattasse di un potenziale amore, un colloquio di lavoro o una relazione d’amicizia, il ghosting fa male.
Non è tanto la durata del tempo trascorso insieme, ma l’aspettativa che era stata riposta in quella relazione, a colpire duramente.
La vittima si sente cancellata da un momento all’altro senza una risposta: la cerca quasi ossessivamente, ipotizzando di aver fatto o detto qualcosa che ha suscitato nell’altro una reazione del genere, arrivando a mettere in dubbio le proprie qualità e attribuendosi colpe spesso inesistenti.
Il ghosting può influire pesantemente sull’autostima della vittima e sul suo benessere mentale.
La fine di una relazione è normale, ma nel ghosting trovarsi abbandonati improvvisamente equivale ad un lutto, una perdita.
Spesso la persona ghostata prova emozioni forti come senso di colpa, rabbia, ansia e frustrazione, accompagnate da disturbi fisici quali insonnia e perdita di appetito. Può anche perdere la fiducia e la sicurezza sia in se stesso che negli altri, sviluppando una grande difficoltà a lasciarsi andare in nuove relazioni: la delusione è stata troppa.
Colpevolizzarsi per la rottura può dare vita ad un vero e proprio episodio depressivo dal quale può essere difficile uscire.
Il fenomeno del ghosting: ghosting & Co.
Ci sono altri fenomeni simili al ghosting tanto da rientrare nella sua cerchia:
- zombieing: la persona si comporta come uno zombie che esce dalla sua tomba, ossia ricompare con un messaggio o una chiamata dopo un periodo di sparizione e come se niente fosse. L’obiettivo non è ristabilire un contatto ma soddisfare un bisogno momentaneo, poi tornerà a sparire;
- orbiting: si tratta di orbitare attorno alla preda dimostrando un finto interssse con like o visualizzazioni di post o storie, allo scopo di soddisfare il proprio bisogno di controllo ed onnipotenza;
- mosting: coniato dalla giornalista Tracy Moore, è un upgrade del ghosting nel quale l’altro fa credere alla vittima di provare un interesse sincero e profondo (con frasi tipo “sei la persona della mia vita”, “era una vita che ti aspettavo”) sbilanciandosi sia a parole che a fatti, per poi sparire nel nulla;
- breadcruming: significa “spargere briciole” , ossia inviare segnali civettuoli ma non impegnativi, per attirare il partner senza troppi sforzi;
- haunting: la caccia, può sfociare nello stalking e dare il via ad un comportamento indesiderato, fastidioso e, purtroppo, spesso pericoloso per la vittima.
Nessuna di queste modalità permette alla vittima di comprendere o elaborare il trauma della rottura.
Il fenomeno del ghosting: chiedere aiuto
Come abbiamo detto, il ghosting può lasciare nella vittima una ferita profonda e può essere difficile sanarla senza l’aiuto di un professionista.
In terapia sarà importante elaborare la rottura accettando che non verranno fornite spiegazioni e che non si è colpevoli di nulla.
Si lavorerà sul rafforzamento della propria autostima: la sparizione del ghost ci dice più di lui che di chi la subisce!
Anche al ghost può essere di grande aiuto una terapia: se il suo comportamento è stato subito da bambino e se è l’unica modalità che gli è stata insegnata per chiudere un rapporto, sarà importante sanare la sua ferita originaria ed elaborare la rabbia che probabilmente si porta dietro da molto tempo.
Se si hanno dubbi sulla conoscenza/ relazione e ci si vuole avvicinare ad una rottura, si potrà valutare in terapia il modo migliore per chiudere i rapporti in maniera matura e rispettosa dell’altra persona, imparando ad assumersi le proprie responsabilità.
Che tu sia la persona che tende a sparire, o che ha subito il ghosting, valuta di iniziare un percorso per ricevere l’aiuto necessario: puoi contattarmi al numero 3925434665 o all’indirizzo mail psicologaromamarconi@gmail.com