filofobia paura di amare
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Filofobia: la paura di amare

Molti di noi, all’inizio di una nuova relazione, hanno sperimentato da una parte un forte desiderio di innamorarsi e dall’altra la paura di soffrire per amore. 

La paura di amare può essere, quindi, del tutto naturale, ma quando diventa una vera e propria fobia può impedire del tutto alla persona che ne soffre di innamorarsi. 

Non si tratta delle cosiddette “farfalle nello stomaco”, tipiche di quando si è sta frequentando una nuova persona.
La paura di amare si chiama filofobia ed è così intensa da attivare dei meccanismi di difesa

Vediamo insieme di cosa si tratta.

Filofobia: definizione

La filofobia è una condizione di inibizione emotiva che può impedire a chi ne soffre di lasciarsi coinvolgere in un rapporto sentimentale con un’altra persona. 

La filofobia è un meccanismo di difesa che ha lo scopo di evitare la sofferenza: ciò che scatena, in presenza di un possibile nuovo amore, è una paura persistente, ingiustificata ed anormale di innamorarsi o di amare l’altro/a.

Filofobia: sintomi

Il filofobico può arrivare a sperimentare veri e propri sintomi d’ansia e attacchi di panico, che lo portano ad evitare tutte quelle situazioni in cui potrebbe incontrare qualcuno e ad evitare le persone con cui potrebbe instaurarsi un legame sentimentale. 

I sintomi sono quelli che di solito scaturiscono da qualsiasi altra fobia: si tratta principalmente di ansia, agitazione ed, a volte, attacchi di panico:

  • sintomi fisici tipici di un disturbo fobico come aumento del battito cardiaco, agitazione psicomotoria, sudorazione, tachicardia, brividi: il corpo si prepara alla fuga;
  • sintomi psicologici come pensieri intrusivi, ossessioni, idee ossessive, pensieri negativi e ricorrenti, immagini mentali e disturbanti, ansia anticipatoria, incubi notturni ecc; 
  • evidente ed eccessiva paura di amare e di manifestarlo quando il partner effettivo o potenziale è nelle vicinanze;
  • evitamento di tutte le situazioni rischiose in cui è possibile incontrare l’altro o in cui l’altro possa manifestare i suoi sentimenti;
  • paura di quando i sintomi si manifesteranno di nuovo;
  • repressione dei sentimenti;
  • difficoltà a vivere serenamente la quotidianità.

Il filofobico vive in una sorta di apatia e indifferenza, appare freddo e insensibile, ma in realtà si tratta di mura che si è costruito per proteggersi. Si vive perennemente sulla difensiva. 

Filofobia: cause

Le cause della filofobia possono essere varie:

  • paura di perdere il controllo, cadendo preda dei sentimenti e perdendo la razionalità. All’inizio di una nuova relazione sentimentale è del tutto naturale provare questa paura in quanto, inevitabilmente, innamorarsi consiste in una perdita del controllo ed in un conseguente affidarsi all’altro. Ma quando si è abituati a controllare tutto, per carattere o per difendersi si può sviluppare la filofobia, preferendo allontanarsi e lasciar andare il possibile nuovo amore, piuttosto che rischiare. 
    E’ difficile rinunciare ad avere il controllo se si è abituati ad averlo; 
  • paura di perdere la propria libertà a causa di una relazione sentimentale stabile;
  • i sentimenti nella famiglia d’origine: se nella propria famiglia i sentimenti sono stati visti come qualcosa da rifiutare, nascondere, una minaccia e un pericolo da cui difendersi, allora sarà possibile far proprio questo modello di comportamento nei confronti dei sentimenti;
  • delusioni amorose: aver sofferto per amore in precedenza può innescare un meccanismo di auto-protezione per proteggerci da delusioni future. Si può aver paura di non avere le energie necessarie per sopravvivere ad ulteriori delusioni;
  • essersi sentiti poco amati o addirittura rifiutati dalla famiglia;
  • paura del rifiuto: il filofobico ha paura di essere rifiutato ed evita le relazioni per questo. 
  • depressione e disturbi dell’umore: chi ne soffre è vulnerabile dal punto di vista emotivo, tendendo a sviluppare meccanismi di difesa, isolandosi o evitando l’amore;
  • disturbi ossessivo-compulsivi: si tratta di persone che difficilmente sono disposte a perdere il controllo e a mostrare le proprie debolezze; 
  • sfiducia negli altri: il filofobico è convinto che il prossimo abbia sempre il desiderio di sfruttare chi ha di fronte. 

La filofobia è maggiormente diffusa tra gli uomini, i quali si lasciano andare con più difficoltà rispetto alle donne. 
Gli uomini hanno principalmente paura di essere traditi ed abbandonati.
I sentimenti spaventano perché non sono razionali e sfuggono al controllo. 

Per le donne che soffrono di filofobia è difficile conciliare il desiderio di maternità con la paura di amare: da una parte la paura di instaurare legami solidi e dall’altra la voglia di diventare madre. 

Spesso si tratta di persone realizzate nel lavoro, integrate socialmente e dedite a molte attività con cui compensare il senso di solitudine interiore. 

Chi soffre di filofobia si sente debole, vulnerabile e dipendente accanto all’altro. A quel punto la filofobia prende il sopravvento. 
In quest’ottica amare diventa un’obbligo e uno sforzo anziché un piacere. 

Filofobia: comportamenti e strategie

Quando sta nascendo un nuovo amore e si iniziano a sentire le cosiddette “farfalle nello stomaco” la filofobia mette un freno e ci spinge a rifiutare il sentimento che proviamo. 

Un allontanamento può accadere sia all’inizio di una storia sia dopo qualche appuntamento, quando la persona si rende conto che sta iniziando a provare dei sentimenti per l’altro. 

Nonostante la filofobia, non sempre chi ne soffre riesce a fuggire del tutto dalle relazioni in quanto una parte di sè ha un gran desiderio di lasciarsi andare e innamorarsi: la paura di amare può essere forte quanto la voglia di pretendere l’amore.

Proprio per questo spesso può capitare che il filofobico alterni momenti di vicinanza a momenti di allontanamento dall’altro e dal coinvolgimento nella relazione, sta spesso sulla difensiva, fa più passi indietro che avanti, ed è sempre attento ad ogni segnale di un possibile abbandono allo scopo di approfittarne per prendere le distanze e mettersi al riparo. 

Spesso i filofobici investono limitatamente nella relazione, si allontanano per primi o sminuiscono il partner con la conseguenza che spesso l’altro è costretto ad allontanarsi per tutelarsi. 

Oppure iniziano relazioni che hanno già poche speranze in partenza: ad esempio con un partner già sposato o una relazione a distanza. 
In questo modo si convinceranno che non sono loro bloccati nella relazione ma che si trattava di un amore impossibile. 

Altri provocano litigi per spingere l’altro a chiudere la relazione. 
Tirarsi indietro è un’altra strategia. 

Uno dei meccanismi di difesa del filofobico è quello di ricercare difetti nei loro partner, per poi utilizzarli come giustificazione per non andare più a fondo nella relazione. 

Inoltre questo atteggiamento può avere ripercussioni all’interno della sfera sessuale: per molti, soprattutto per le donne, il lasciarsi andare nel sesso implica perdita del controllo e fiducia totale nel partner. 
Per questo per il filofobico può diventare difficile viversi con tranquillità il sesso.

Ma non sempre è così: a volte il sesso viene vissuto perchè si ha bisogno di intimità in camera da letto mentre, invece, si rifiuta su altri livelli. 

Filofobia: conseguenze

La filofobia può essere un disturbo altamente invalidante in quanto chi ne soffre può non riuscire a stringere legami significativi con altre persone e a creare solo relazioni molto superficiali. 
Non si tratta esclusivamente delle relazioni sentimentali: il filofobico può tenere lontano da sé ogni tipo di relazione in cui vengano investiti dei sentimenti, quindi anche relazioni di amicizia o con i propri familiari.

Nel tempo le cause che scatenano la filofobia possono peggiorare fino a portare ad un progressivo isolamento della persona filofobica e l’alienazione nei confronti di familiari, amici, colleghi di lavoro. 

Altra conseguenza è l’anoressia mentale, ossia la mancanza di desiderio, incluso quello sessuale. 

Filofobia: pratici consigli

– Consigli per il filofobico:

  • comprendere che la relazione di coppia non è un obbligo ma una scelta; 
  • ridimensionare le proprie aspettative: si ha paura di amare perchè si ha paura di non ricevere quello che desideriamo. Significa continuare a illudersi che là nostra felicità dipenda dagli altri (di cui abbiamo già discusso nella dipendenza affettiva): in questo modo è altamente probabile che si resterà delusi e si soffrirà; 
  • se si attribuirà agli altri sia la responsabilità della nostra felicità che della nostra sofferenza sarà inevitabile volerli tenere lontani;
  • evitare paragoni con la storia precedente: ogni storia è a sé e ogni persona è differente;
  • evitare di anticipare gli eventi, la cosiddetta “ansia anticipatoria“;
  • evitare di pensare “incontro sempre la persona sbagliata”: bisogna riflettere invece su cosa è stato fatto per far sì che tutte le storie avessero la stessa sorte;
  • altri consigli: esporsi alla paura, praticare tecniche di rilassamento come la mindfulness, cercare supporto di amici e familiari, ed infine darsi tempo. 

– Consigli per il partner:

  • evitare un atteggiamento possessivo e troppo materno;
  • ad ognuno il suo spazio: coltivare degli hobby da svolgere da soli e far in modo che il filofobico faccia lo stesso;
  • mostrare all’altro i propri difetti piuttosto che nasconderli: o crescerà il rapporto o capirete che non funziona;
  • parlare di ciò che non va nel rapporto cercando un confronto;
  • ironia e leggerezza per vivere il rapporto;
  • evitare di soffocare l’altro con messaggi e telefonate allo scopo di farsi sentire più presente, perché invece potrebbe finire per allontanarlo: meglio lasciargli il suo spazio, farsi vedere presenti se c’è bisogno ma senza soffocare l’altro; 
  • dare tempo a sé e all’altro: non tutti hanno lo stesso tempo di innamoramento;
  • evitare di fare richieste pressanti o invadenti, perché si rischia di perdere la persona filofobica. 

Filofobia: chiedere aiuto

Come per molti altri problemi, di natura psicologica o meno, il primo passo è la consapevolezza: è importante diventare pienamente consapevoli di soffrire di filofobia.

Non è semplice esserne consapevoli in quanto sono molte le “giustificazioni” usate in questi casi: il filofobico potrà dire che non riesce ad avere una relazione stabile per mancanza di tempo, a causa dell’eccessiva stanchezza, sta passando un periodi difficili, prova malessere, oppure potrà dire di avere scarso interesse per relazioni serie e stabili, ecc. 

Una volta diventati consapevoli di avere un problema, il passo successivo sarà quello di elaborare i nostri vissuti emotivi che possono aver scaturito la filofobia. 

Rivolgersi ad uno specialista può essere importante per riuscire ad analizzarsi e superare davvero la filofobia.

Pur rivolgendosi ad uno specialista sarà importante tenere a mente che scoprire ed accettare la propria vulnerabilità non è facile, soprattutto per chi si è sempre mostrato forte, freddo e razionale.
È importante darsi tempo e muoversi a piccoli passi. 

Può capitare di essere sfortunati in amore ma se la maggior parte delle nostre relazioni fallisce sarà fondamentale avere il coraggio di farsi delle domande su quale sia stato il nostro ruolo attivo in questo, smettere di dare la colpa all’altro e iniziare a prendersi le proprie responsabilità. 

E’ importante ricordare, infine, che il sostegno delle persone care sarà un aiuto fondamentale.

Per richiedere una consulenza psicologica puoi fissare un appuntamento contattandomi al numero 3925434665 o all’indirizzo mail psicologaromamarconi@gmail.com

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